Pasta nelle Diete?

Sicuramente si! 

Fughiamo ogni dubbio su questo e sfatiamo il mito dei carboidrati cattivi.

Fatta la dovuta premessa che le quantità sono sempre determinanti perché un alimento salutare non diventi un veleno, andiamo a capire nello specifico 

Perchè la pasta è un alimento dietetico?

La pasta è composta nella maggior parte di carboidrati. Devi però sempre valutare che i carboidrati presenti in un alimento non sono tutti uguali:

-alcuni sono a catena lunga (come gli amidi nei cereali )

-altri sono a catena corta ( come lo zucchero da cucina )

piatto di pasta

Quelli a catena corta appena ingeriti entrano subito nel flusso sanguigno. Subito dopo il corpo reagisce a questa “invasione” spingendoli nel fegato. Qui avviene una reazione chimica in cui vengono trasformati in grasso

E quelli a catena lunga?

Si comportano nello stesso modo ma prima l’organismo deve scomporli, e qui sta tutta la differenza!

Il tempo che il tuo corpo impiega per scomporli fa si che questi carboidrati entrino in circolo  piano piano. In questo caso c’è tempo per utilizzarli come fonte di energia per le cellule e la loro quantità nel sangue non diventa mai eccessiva, evitandoti di ingrassare.

La buona notizia è che la pasta è composta di questa seconda categoria di carboidrati: amidi a catena lunga

piatto di pasta

Come cucinare la pasta in modo dietetico 

Ci sono poi 2 trucchi per abbassare ancora i livelli di zucchero nel sangue a seguito di un bel piatto di pasta:

1 Cuocila poco 

Più tempo lasci la pasta a bollire più il calore crea reazioni chimiche. Queste reazioni “spezzano” la catena lunga dell’amido formando carboidrati a catena corta 

2 Mangiala integrale 

Nella pasta normale alla farina viene tolta quella parte ricca di fibre chiamata “crusca”. 

La fibra alimentare è però fondamentale perché ha la proprietà di legarsi ad alcuni degli zuccheri contenuti nella pasta rendendoli inassimilabili. 

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